Piazza dei Martiri

Piazza dei Martiri è una piazza di Napoli, situata nella zona storica della città nel quartiere Chiaia, a breve distanza dal lungomare.

Sorse intorno al XVII secolo, costituendo una delle prime espansioni verso ovest di una città alla quale per secoli fu vietato di estendersi al di fuori delle mura. La dominava la chiesa di Santa Maria a Cappella Nuova, che verrà demolita nel decennio francese perché pericolante. La chiesa diede il primo nome alla piazza: largo di Santa Maria a Cappella Nuova.

Trovandosi in uno dei quartieri più ricchi della città, la piazza è considerata fra le più in. È dominata dalla colonna dedicata a tutti i napoletani caduti per la libertà durante la storia partenopea. Inizialmente era dedicata alla Madonna della Pace perché voluta da Ferdinando II per la pace riconquistata dopo i moti del 1848. Fu realizzata da Luigi Catalani, ma fu modificata e abbellita grazie all’intervento di Errico Alvino, l’architetto che aprì nel 1853 la via della Pace (oggi via Domenico Morelli) e che costruì sulla stessa via il palazzo Nunziante.

Intorno all’obelisco sorgono diversi palazzi monumentali; in particolare, Palazzo Partanna, al civico n. 58, fu realizzato da Mario Gioffredo e successivamente ristrutturato da Antonio Niccolini il quale gli conferì forme neoclassiche per Lucia Migliaccio, moglie morganatica di Fernando I di Borbone, mentre al numero 30 sorge il Palazzo Calabritto, che fu ristrutturato da Luigi Vanvitellinella seconda metà del Settecento.

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